Il Potere

In questa Quaresima, voglio riportare una riflessione sul potere stimolata da Padre Stefano Titta SJ, più che mai attuale in questo periodo.

Pilato o il compromesso del potere

Pilato rappresenta la persona che cerca di tenere tutti buoni, prevenendo chissà quali azioni successive “se non”.
Per tre volte riconosce l’innocenza di Gesù, ma non ha il coraggio di sostenere questa sua posizione nei confronti della folla, delle urla, delle grida.
La sua forza viene venduta, a favore della preoccupazione per se stesso.
Avrebbe potuto prendere una posizione, ma la sua dinamica interna gli impedisce di farlo.
La sua caratteristica è la mancanza di libertà interiore.

Erode o il potere schiavo dei sensi e delle passioni, potere morboso

Erode convoca Gesù perché spera di vedere qualche miracolo, spera nella spettacolarizzazione. Non ha riguardo per la persona, ma per lo spettacolo che questa può offrire ai suoi occhi e a quelli della sua corte. L’equivalente del buffone di corte.
Gesù, non a caso, non risponde in nessun modo alle provocazioni di Erode. Rimane in silenzio, non entra in relazione con lui, sceglie la propria libertà per un bene più grande. Avrebbe potuto parlare, difendersi, portare le sue ragioni e motivazioni. Ma non lo fa.

Quando si “gioca” con il potere in queste situazioni la possibilità di essere condizionati è altissima: ma non si può ricevere “vita” da quello che vita non può dare.

Abbiamo la necessaria “libertà amante” per poter superare i condizionamenti che il potere potrebbe imporci?