Avere o essere? Malattia o Sindrome?

Tutto ruota intorno ad un termine che mi stride: MALATTIA.
La Sindrome di Williams è una malattia….. c’è qualcosa che stona, che suona come un gessetto sulla lavagna messo di sbieco e trascinato verso chissà quale direzione.
Perchè mi sembra così fuori luogo questo termine? Eppure è usato anche nei testi scientifici….
Allora lascio andare la mente a assonanze e catene libere.
Cosa è una malattia? Qualcosa di temporaneo, che si cura con dei farmaci.
“Sono malato”. “Sto male”.
Qualcosa di legato all’essere (io sono, io sto) e ad un arco di tempo limitato, qualcosa che prima o poi passa.
Cosa è invece una condizione? Uno stato, un dato di fatto, qualcosa di più legato al concetto di “avere”. Io ho la sindrome di Williams. Così come ho i capelli biondi o rossi o neri…o non ce li ho.
Il mio “essere” è a prescindere da quello che ho.

Vado avanti con le elucubrazioni, che a questo punto mi prendono e mi trascinano ancora prima che possa soffermarmi sui singoli passaggi.

Quale è il pericolo insito nel legare il “sono” al concetto di malattia? …
E’ che poi trasla sull’ “essere” …. e allora prima o poi identifico la malattia con la persona.
E ancora oltre, la malattia viene prima e ha la meglio sulla persona. Mumble mumble….

E se invece io “ho” una condizione, posso dire che il mio “essere” è integro, può svilupparsi nella sua interezza, può esistere senza essere inficiato da qualcosa di esterno?
…insomma io sono io, a prescindere dal fatto che nel mio DNA manchi un pezzettino?

Ed ecco che balena un altro concetto interessante: dalla malattia si guarisce.
Cioè si passa da uno stato “sbagliato” ad uno “giusto”.
Quello sbagliato che fa stare male, quello giusto in cui tutto va bene e possiamo essere allegri.

Io non sono malato, non ho bisogno di guarire.
Io non sono “sbagliato”, non ho bisogno di diventare “giusto”.

Nel vorticare dei pensieri mi sono soffermata su voragini che rischiano ad ogni passo di trascinare giù. Il senso di vertigine non mi lascia, ma adesso ho capito cosa non mi tornava nel termine “malattia”. E questo termine, se permettete, non lo userò più legato alla Sindrome.