Davide e il canottaggio

I primi approcci di Davide allo sport sono cominciati quando era ancora molto piccolo.

Per la sua patologia (Davide ha una malattia rara) il poter imparare il coordinamento dei movimenti, acquisire il senso dello spazio e mettere in atto alcuni meccanismi compensativi attraverso l’esperienza sportiva è stato fondamentale.

Quindi largo a wu-shu, nuoto, basket, sci, vela, pattinaggio, tennis, calcio, boxe… quasi tutte esperienze positive.

Nel 2014, il primo approccio con Special Olympics.

Quando sono arrivato ai Canottieri Firenze ho guardato con curiosità l’ambiente e le persone. Mi hanno fatto provare e mi è piaciuto molto. I primi tempi mi accompagnavano i miei genitori, poi ho cominciato a imparare ad andare da solo – prendo la tranvia e un autobus, poi faccio un pezzo a piedi -. Ho fatto diverse gare e qualche volta ho vinto

Alla Canottieri Firenze già da alcuni anni opera Pietro Agosta, Direttore Provinciale Special Olympics, che grazie all’aiuto di volontari e al supporto di Giulia Magnatta, l’allenatrice che segue i ragazzi negli allenamenti, riesce a coinvolgere i ragazzi in mille attività anche fuori dal mondo del canottaggio. I ragazzi seguiti sono una ventina, con patologie diverse: in ogni circostanza si persegue l’integrazione e si cercano sinergie.

Una delle forme di finanziamento per Iris Firenze, l’Associazione di volontariato che ha in carica le attività di canottaggio, prevede la vendita di Cioccolata di Modica prodotta dal laboratorio “Casa Don Puglisi”, che accoglie ragazze madri. E, progetto nel progetto, nel laboratorio si utilizzano materie prime del Commercio Equo e Solidale, espandendo quindi la rete di solidarietà oltre i confini nazionali.

Mi piacciono gli allenamenti, Giulia è severa ma brava. A volte gli allenamenti sono duri, ma sono contento perchè mi vengono gli addominali. Mi piacciono anche i momenti in cui facciamo festa tutti insieme

Nel corso degli anni, grazie alle raccolte fondi, l’Associazione è riuscita a comprare due imbarcazioni: “Coccinella“, decorata di rosso e bianco (i colori della Canottieri Firenze) e “Iris“, decorata di viola come la Fiorentina, squadra del cuore della città.

Quando Davide è arrivato aveva qualche difficoltà nel salire in barca. L’instabilità dovuta alla presenza dell’acqua gli dava problemi, che poi ho saputo essere legati alla sua Sindrome. Un’altra sua difficoltà era legata al riuscire a sincronizzare i suoi movimenti con quelli degli altri (quando si voga insieme bisogna tenere lo stesso tempo). Piano piano ha acquisito padronanza e ha sviluppato una serie di competenze. Siamo contenti del percorso che ha fatto che sicuramente ha viste migliorate alcune sue caratteristiche di difficoltà visuo-spaziali“: ecco come Pietro descrive l’esperienza con Davide.

L’esperienza Special ci ha permesso di raggiungere una serie di obiettivi importanti. Innanzi tutto un’attività sportiva che potesse contrastare un leggero atteggiamento di spalle curve che Davide tende ad assumere nella postura. Gli allenamenti sono completi e sviluppano anche addominali e gambe, quindi questo gli ha consentito di sviluppare una maggiore armonia corporea generale. La ‘sfida’ rappresentata dalle gare, pur sempre in un ambiente dove ciascuno dà il meglio di sè e il risultato finale migliore è l’aver partecipato insieme agli altri, è stata stimolante. Le trasferte per le varie iniziative hanno permesso di sviluppare anche una maggiore autonomia: spesso Davide è partito da solo, con allenatori e compagni. Il fatto di riuscire ad andare da solo agli allenamenti, superando le difficoltà legate all’orientamento e al fatto di dover prendere due mezzi diversi è stata la classica ciliegina sulla torta: una serie di meta obiettivi legati ad un’unica attività!!“: questa la testimonianza dei genitori.

  • Questo articolo è apparso la prima volta in occasione della V Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, sul sito www.conferenzadisabilita2016.wordpress.com nella sezione Testimonianze.