Memorie del passato

Oggi ho fatto un tuffo nel passato.
Chiamata ad una relazione sull’attività di Uniamo in quel di Stia, mi accingo al viaggio con il navigatore in funzione, le cuffiette per il telefono e la radio a tutto volume….

Piazzale (la visione della cupola del Duomo uscendo dalla curva di San Miniato ha sempre qualcosa di spettacolare che toglie il fiato anche dopo la millesima volta…), le dolci e sinuose curve dei viali, via di Ripoli… e poi l’orizzonte si allarga comprendendo la piana dell’Arno e le colline che la circondano.
Con un occhio attento ai (parecchi) rilevatori di eccesso di velocità, torno ragazza al primo lavoro importante, responsabile amministrazione di un’azienda industriale. Avevo una Panda rossa che lanciavo a tutta la velocità che le marce e il motore consentivano, splendidamente incosciente su tutto quello che sarebbe stato il mio futuro, concentrata sulla strada e sulla musica delle cassette (si, le cassette basf….. proprio quelle….).
La strada si è snodata sotto i miei occhi come una vecchia coperta rassicurante e conosciuta, accogliendomi come allora. In un flash ho rivisto i colleghi di lavoro, da Andrea a Paola, Pirjio, Elenonora, Alessandra, Camilla…. con una punta di rimpianto per non sapere più nulla di loro, di come stanno, cosa fanno.
La punta di malinconia diventa dispiacere quando ripenso alla notizia, datami solo dopo qualche anno, della morte di Leandro, l’ex proprietario e direttore. Un tumore l’ha portato via in poco tempo. Ripenso a lui, viveur e “sciupafemmine”, che aveva improvvisamente scoperto di amare l’amica di sempre e in poco tempo si erano sposati, avevano superato un tumore alla testa di lei e fatto un figlio…. per poi concludere la loro storia, troppo breve, con questo strappo…. Mi è dispiaciuto non averlo saputo in tempo per un ultimo saluto.
Imbocco la strada della Consuma, e fra una curva e l’altra ricordo alcuni pranzi con i colleghi, sempre di corsa per il poco tempo a disposizione, a base di schiacciata calda strafarcita di funghi porcini, una specialità del luogo…. l’unico dispiacere il rientro, che fra una curva e l’altra ci faceva pentire di aver mangiato (e a volte bevuto). Ne sento il sapore in bocca, quasi quasi mi fermo….

 

Pubblicato per la prima volta domenica 8 maggio 2016