Buona Pasqua

La colazione, rassicurante dopo una notte insonne, è il preludio dei preparativi della giornata. 

Acchiappo la teglia e i gesti visti fare da generazioni di donne prima di me si ripetono come fossero senza tempo.

Si aggiungono, qua e là, piccoli tocchi: l’aria fresca del mattino mi accoglie mentre raccolgo salvia e rosmarino, per triturarli e ancora freschi distribuirli su agnello e patate. Due o tre spicchi di aglio, una spruzzata di sale grigio, è il momento di infornare.

Di diverso, nel quadretto, è anche la presenza dell’uomo grande di casa, che ha pelato e “tocchettato” le patate. La figura maschile non era tanto usuale nelle cucine dei miei ricordi, salvo quella dello zio Bruno che era forse il più dedito alle cose di casa (lui cucinava l’anguilla!!!).

I ragazzi, beati loro, hanno ancora il sonno profondo della gioventù che li tiene riparati in questo mattino soleggiato.

Leggo le statistiche dei contagi, la conta dei morti: ricevo un messaggio dal cognato che sta in Germania, che ci preannuncia una passeggiata in bicicletta con le figlie per un pic-nic. Da loro tutto normale, regolare, qualche accortezza ma niente di che. La prossima settimana tornerà a lavorare.

Mi chiedo e ci chiediamo cosa ci sia di diverso in Italia, perchè ci siano quasi 20 mila morti e i contagi, seppur più lentamente, continuino a crescere. Sono domande che al momento non trovano risposta.

Nel frattempo Buona Pasqua di Resurrezione a tutti. Che possa insegnarci a cogliere il senso più profondo delle cose e a lasciarci alle spalle la superficialità.